Agricoltura cellulare, il cibo del futuro ?

Roma, 8 aprile 2024 - L'ENEA, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, sta realizzando un rivoluzionario tipo di cibo vegetale: nutriente, gustoso e, soprattutto, sostenibile. Il suo obiettivo è quello di contrattaccare l'influenza negativa dei cambiamenti climatici sul suolo, sulla salute, sulla qualità e la produttività delle piante, creando così un'alternativa più sicura e sostenibile per il nostro approvvigionamento alimentare. Questo è l'essenza del concetto di 'agricoltura cellulare': realizzare a partire da piante di interesse agricolo, cibi ricchi di molecole benefiche per la nostra salute, senza però causare erosione del suolo o perdita di biodiversità. Il World Economic Forum ha sottolineato come entro il 2050 dovremmo fronteggiare un aumento del 50% della domanda globale di cibo, il che unito ai potenziali effetti dei cambiamenti climatici rischia di mettere in ginocchio le produzioni agricole. L'agricoltura cellulare potrebbe rappresentare una soluzione a questa sfida: le cellule vegetali crescono in ambienti controllati, fornendo alimenti di alta qualità senza incidere su risorse naturali come il suolo, l'acqua e grazie ai nuovi metodi di coltura, gli scarti di produzione sarebbero azzerati. La tecnologia utilizzata per produrre questo tipo di cibo è ben consolidata e ha già dimostrato la sua efficacia nelle industrie farmaceutiche. Per creare questo cibo, vengono estratte cellule da un’estratto vegetale e successivamente moltiplicate in un ambiente liquido, simile a quello utilizzato per la coltivazione di lievito per fare pane e birra. Il cibo prodotto attraverso l'agricoltura cellulare non necessita di trasformazioni prima di essere consumato e potrebbe rappresentare una soluzione ideale per le future missioni spaziali, rendendo gli astronauti indipendenti dagli approvvigionamenti terrestri. Questi alimenti potrebbero vantare un valore nutrizionale, sensoriale e una digeribilità simili, se non superiori, a quelli delle piante da cui provengono. E gli effetti positivi per i consumatori non finiscono qui: l'assunzione di un cibo ricco di molecole benefiche in condizioni naturali, senza l'introduzione di additivi, aumenta la sicurezza alimentare. Per le aziende, l'agricoltura cellulare offre vantaggi significativi: indipendenza da variazioni climatiche e stagionali, la capacità di pianificare la produzione in modo più flessibile e standardizzato. Silvia Massa, ricercatrice presso il Laboratorio di Biotecnologie dell'ENEA, rileva che in futuro sarà sempre più difficile fornire alla popolazione cibo derivato da materie prime vegetali in quantità sufficienti. L'espansione delle aree coltivate non è una soluzione realistica, quindi è necessario trovare nuovi metodi per la produzione di cibo vegetale che siano salutari e sicuri. Notabilmente, la possibilità di regolare l'accumulo di sostanze benefiche in base ai parametri di crescita rende possibile la produzione di alimenti 'personalizzati'. Già da tempo l'ENEA, tramite il suo Laboratorio Biotecnologico, sta conducendo studi sulle produzioni vegetali, sulle colture cellulari vegetali e sulla estrazione di molecole bioattive in sistemi di produzione vegetali. In collaborazione con il Laboratorio Bioprodotti e bioprocessi, lo studio dell'ENEA mira anche a sviluppare tecniche per preservare le proprietà nutrizionali delle cellule vegetali e a condurre indagini sull'accettazione da parte dei consumatori di questo nuovo tipo di alimentazione.